Il primo approccio che l’uomo ha avuto con il mondo delle costruzioni è stato quello di costruire con legno e foglie un tetto per assicurarsi un riparo.

Ancora oggi, dopo millenni di evoluzioni tecnologiche, la funzione del tetto resta quella di separare il cielo dallo spazio interno assicurando oltre che un riparo un adeguato confort abitativo.

Generalmente le coperture in legno vengono classificate secondo parametri che possono essere: morfologici, costruttivi e funzionali.

 

 

MORFOLOGICI

Classificazione basata sulla sulle geometrie del tetto con implicazioni formali e tecnologiche, relative allo smaltimento delle acque, per l’edificio.

Morfologia delle coperture inclinate In relazione alla giacitura delle falde si individuano:

-Tetti a displuvio: nei quali l’acqua è convogliata verso il perimetro esterno dell’edificio

– Tetti a impluvio:  nei quali l’acqua è convogliata verso un punto o una linea di gronda interna all’edificio.

– Coperture planari orizzontali: la pendenza è inferiore a 1%.

– Coperture planari suborizzontali: la pendenza varia da 1% a 5%.

– Coperture planari inclinate: la pendenza è superiore a 5%.

– Coperture curve: la superficie dell’estradosso delle coperture presenta un andamento curvo.

 

TECNOLOGICO-COSTRUTTIVI

Classificazione inerente al tipo di tecnologia utilizzata per la composizione di un pacchetto di copertura che permette di differenziare i le coperture in:

Coperture non isolate e non ventilate
In questa tipologia non c’è controllo della trasmissione di energia termica e del comportamento termoigrometrico attraverso gli starti funzionali.

Coperture ventilate e non isolate
Controllano, attraverso uno strato funzionale specifico, il comportamento termoigrometrico ma non controllano la trasmissione del calore.

Coperture isolate e non ventilate
Attraverso strati funzionali specifici c’è controllo riguardo alla trasmissione del calore ma non è verificato il comportamento termoigrometrico.

Coperture isolate e ventilate
Assicurano il controllo del comportamento termoigrometrico e della trasmissione del calore attraverso strati funzionali specifici.

 

FUNZIONALI

In questo caso si fa riferimento alle caratteristiche degli elementi di tenuta e alla loro capacità di smaltimento delle acque, distinguendole in:

Coperture continue
Tipologia che riesce ad assicurare una tenuta all’ acqua sfruttando le proprietà di materiali impermeabili (come le guaine) che sfruttano la loro capacità di essere saldati insieme senza formare punti di discontinuità. Questa soluzione viene solitamente utilizzata in presenza di coperture con scarsa pendenza.

Coperture discontinue
Tipologia in cui il manto di copertura è costituito da singoli elementi di tenuta, montati tra loro in sovrapposizione, assicurando l’impermeabilità all’acqua in presenza di valori di pendenza delle superfici di copertura superiori ad un minimo dipendente dallo specifico prodotto impiegato.